Centropyge_boylei

"Questo splendido pesciolino di circa 6 cm (Centropyge boylei) è stato venduto alla modica cifra di circa 26.000 euro!."

Le specie di pesci più costose al mondo.

Il record per il più alto prezzo mai pagato per un pesce è di $3.1 milioni per un Tonno Pinne Gialle dal peso di 278 kg venduto al mercato del pesce di Tokyo nel gennaio 2019. Al di fuori del pesce destinato all’industria alimentare, anche il prezzo per pesci d’acquario può raggiungere cifre ugualmente da capogiro. Diverse sono le variabili che ne influenzano il costo, tra cui l’estetica, l’unicità e la reperibilità della specie nel mercato. Più una specie è comune e più è facile allevarla in cattività e minore sarà il prezzo di mercato. Ecco di seguito un elenco delle tre più costose e stravaganti specie di pesci d’acquario. Questi pesci sono estremamente rari, da qui se ne spiega l’elevato prezzo. In cima alla classifica troviamo l’Osteoglossum bicirrhosum, detto anche pesce drago, attualmente il più costoso pesce d’acquario sul mercato, giustificato dai suoi bellissimi e appariscenti colori. Il tipico color platino che caratterizza questi pesci è infatti il risultato di una rara mutazione genetica, non tutti gli osteoglossum sono così rari e costosi. Queste creature meravigliose necessitano di vasche adeguate dalla capacità minima di 1000 litri, poiché la loro crescita può portarli a raggiungere anche i 90 centimetri di lunghezza. Prendersi cura di questi pesci risulta quindi estremamente difficile, per questo solo degli esperti acquariofili sono all’altezza del compito. Gli osteoglossum sono pesci carnivori che richiedono una dieta composta da piccoli pesci, lumache, insetti e crostacei, un menù degno di un ristorante gourmet che contribuisce ad aumentare le spese di gestione di questa specie. Tuttavia, per chi è pronto a spendere $400,000 per acquistare un osteoglossum (Arowana Platinum) sicuramente questi costi aggiuntivi non rappresentano un problema. Al secondo posto troviamo la razza d’acqua dolce più costosa di sempre venduta per $100,000, grazie alla sua particolare testa frutto di una mutazione genetica, che le donava una forma ad U diversa dalla tipica figura arrotondata delle razze. Paradossalmente questo pesce così particolare non sarebbe stato in grado di sopravvivere in natura a causa del suo “piccolo” difetto estetico, che gli avrebbe reso difficile la ricerca di cibo. In cattività questo pesce doveva quasi essere imboccato durante i “pasti” pena la morte da malnutrizione, da qui il suo prezzo esorbitante. Con il suo inconfondibile mantello color nero a pois bianchi, questo meraviglioso esemplare che nuota sul fondo di un acquario restituisce un’impagabile vista. Date le sue notevoli dimensioni, che possono anche arrivare a raggiungere i 5 metri e alla sua natura dinamica sempre in movimento, è quindi scontato che questa specie necessiti di gigantesche vasche da almeno 2000 litri. Trattandosi di un pesce particolarmente attivo, il suo veloce metabolismo fa si che questa specie necessiti di essere alimentata due volte al giorno con altri pesci, vermi e crostacei. Al terzo posto troviamo un pesce angelo, il Centropyge boylei, questo pesce è rinomato per la sua rarità e bellezza. Attualmente, in tutto il mondo è possibile ammirare un esemplare di questa specie solamente nell’acquario di Waikiki a Honolulu, nelle isole Hawaii. In passato all’acquario furono offerti $30,000 per il pesce angelo, offerta rifiutata per poter permettere al pubblico di osservare e ammirare questo incredibile esemplare in tutta la sua bellezza. Dall’aspetto in tutto e per tutto simile ad una caramella alla menta piperita, di quelle che per la tradizione americana si usano distribuire durante le feste di Natale, la crescita di questo pesce bianco e rosso si arresta intorno ai 6 centimetri. Considerandone il prezzo, si può affermare con certezza che si tratti del più alto prezzo al centimetro mai pagato per un pesce. Comunemente, moltissime altre specie di pesce angelo che non richiedono cure così specifiche sono disponibili per acquariofili non professionisti. La maggior parte di esse richiedono vasche da almeno 600 litri e necessitano di una dieta equilibrata a base di piante e cibi sostanziosi. ...segue»

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L’intelligenza emotiva nei pesci.