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"Ciclo d'azoto semplificato in acquario."

Ammoniaca nitriti e nitrati, il ciclo d'azoto semplificato in acquario, seconda ed ultima parte

In acquario l'ammonio (NH4+) rimane molto più stabile in un pH acido che in un pH basico (alcalino) nel rapporto con l'ammoniaca (NH3).ammonio-ammoniaca-acquario La presenza di ossigeno fa sviluppare batteri aerobi (Nitrosomonas) utili alla trasformazione della ammoniaca in nitriti e altri batteri aerobi (Nitrobacter) utili alla trasformazione dei nitriti in nitrati, questo processo di trasformazione si definisce “ciclo d’azoto” anche se in acquario non è completo, in quanto manca la fase finale dove degli ulteriori batteri specializzati liberano l’azoto in forma gassosa (spesso in acquariofilia si definisce questo processo “ciclo d'azoto semplificato”). L’ammoniaca ed i nitriti sono altamente tossici la loro presenza in acquario è mortale più o meno velocemente a seconda degli animali ospitati. E’ fondamentale che l’ossigeno in acquario sia sempre presente in quantità abbondante e che in acquari di nuova installazione vi sia un periodo di almeno 4 settimane di maturazione per essere sicuri che si formi una flora batterica adeguata. I Nitrati (NO3) invece anche se meno tossici, li definisco subdoli ed insinuosi in quanto si accumulano lentamente e pericolosamente passando spesso inosservati. Purtroppo la ricerca costante di by-passare il cambio d’acqua per pigrizia e mal organizzazione dell’acquariofilo, fa si che negli acquari gli NO3 permangono costantemente in acqua facendo vivere i pesci in un costante stress metabolico ed immunitario con conseguente pericolo di improvvise prolificazioni batteriche mortali; non solo ma un acqua carica di NO3 in caso di scarsità di ossigeno (scambio gassoso insufficente, poche piante o piante senza CO2, sovrappopolamento, troppo cibo, black-out ecc.) si trasformerà per inversione del “ciclo d’azoto” in NO2 e NH3! Come ciliegina sulla torta ci sono ancora alcuni “personaggi” che consigliano i cambi d’acqua in percentuale periodica da loro stabilita senza effettuare il test degli NO3! Quest’ultima considerazione è atroce, come possiamo consigliare a due acquariofili che posseggono acquari identici di effettuare un cambio d’acqua per es. del 10% mese se uno ha un Pirana di 1 Kg e l’altro una coppia di Guppy di 1 g ?!. Tutti gli acquari producono carichi organici diversi, di conseguenza possiamo effettuare cambi d’acqua adeguati solo controllando gli NO3, tenendo come valore di riferimento ottimale lo 0 mg/L. In conclusione la formula tanto volume d'acqua per pochi pesci risulta essere sempre vincente, i composti azotati così prodotti saranno sempre in concentrazioni basse e facilmente debellabbili dalla flora batterica presente nell'acqua e nei substrati porosi e laddove sussista, nel materiale biologico del filtro. Home»

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