"Ciclo d'azoto semplificato in acquario."
Ammoniaca nitriti e nitrati, il ciclo d'azoto semplificato in acquario, seconda ed ultima parte
Venerdì, 16 Dicembre, 2016.
In acquario l'ammonio (NH4+) rimane molto più stabile in un pH acido che in un pH basico (alcalino) nel rapporto con l'ammoniaca (NH3). La presenza di ossigeno fa sviluppare batteri aerobi (Nitrosomonas) utili alla trasformazione della ammoniaca in nitriti e altri batteri aerobi (Nitrobacter) utili alla trasformazione dei nitriti in nitrati, questo processo di trasformazione si definisce “ciclo d’azoto” anche se in acquario non è completo, in quanto manca la fase finale dove degli ulteriori batteri specializzati liberano l’azoto in forma gassosa (spesso in acquariofilia si definisce questo processo “ciclo d'azoto semplificato”). L’ammoniaca ed i nitriti sono altamente tossici la loro presenza in acquario è mortale più o meno velocemente a seconda degli animali ospitati. E’ fondamentale che l’ossigeno in acquario sia sempre presente in quantità abbondante e che in acquari di nuova installazione vi sia un periodo di almeno 4 settimane di maturazione per essere sicuri che si formi una flora batterica adeguata. I Nitrati (NO3) invece anche se meno tossici, li definisco subdoli ed insinuosi in quanto si accumulano lentamente e pericolosamente passando spesso inosservati. Purtroppo la ricerca costante di by-passare il cambio d’acqua per pigrizia e mal organizzazione dell’acquariofilo, fa si che negli acquari gli NO3 permangono costantemente in acqua facendo vivere i pesci in un costante stress metabolico ed immunitario con conseguente pericolo di improvvise prolificazioni batteriche mortali; non solo ma un acqua carica di NO3 in caso di scarsità di ossigeno (scambio gassoso insufficente, poche piante o piante senza CO2, sovrappopolamento, troppo cibo, black-out ecc.) si trasformerà per inversione del “ciclo d’azoto” in NO2 e NH3! Come ciliegina sulla torta ci sono ancora alcuni “personaggi” che consigliano i cambi d’acqua in percentuale periodica da loro stabilita senza effettuare il test degli NO3! Quest’ultima considerazione è atroce, come possiamo consigliare a due acquariofili che posseggono acquari identici di effettuare un cambio d’acqua per es. del 10% mese se uno ha un Pirana di 1 Kg e l’altro una coppia di Guppy di 1 g ?!. Tutti gli acquari producono carichi organici diversi, di conseguenza possiamo effettuare cambi d’acqua adeguati solo controllando gli NO3, tenendo come valore di riferimento ottimale lo 0 mg/L. In conclusione la formula tanto volume d'acqua per pochi pesci risulta essere sempre vincente, i composti azotati così prodotti saranno sempre in concentrazioni basse e facilmente debellabbili dalla flora batterica presente nell'acqua e nei substrati porosi e laddove sussista, nel materiale biologico del filtro. Home»
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