"E' bene avere a disposizione un acquario prontemente allestibile per la quarantena."

Le malattie dei pesci d'acquario Dott.Dieter Untergasser.

Offrire ai pesci un sano “ambiente di vita nella vasca” presuppone una certa comprensione del loro comportamento e delle condizioni biologiche e chimiche in natura e in acquario. L’acquario arredato rappresenta solo parzialmente un pezzo di natura in casa: è piuttosto da paragonare a un giardino impiantato artificialmente e magari anche artisticamente. La maggior parte dei pesci d’acquario è originaria dei tropici e vive in acque estremamente pulite con bassa conduttività e scarsa durezza, un contenuto d’ossigeno ottimale e spesso con molte sostanze organiche disciolte. Oggi c’è la possibilità di adattare con mezzi chimico-fisici l’acqua ai valori delle acque d’origine; tuttavia sarà quasi impossibile raggiungere il loro grado di pulizia. Questo dipende semplicemente dalla capienza ridotta degli acquari. In natura il singolo pesce dispone di immense quantità d’acqua, da cui assume il suo nutrimento e in cui egli espelle i suoi escrementi. In acquario, invece, la diluizione delle feci è molto scarsa. Più pesci vi nuotano, più l’acqua è inquinata. L’acqua sporca, a sua volta, contiene microrganismi nocivi alla salute dei pesci. Molti di essi sono batteri e funghi che vivono nel materiale di fondo o nell’acqua, ma che possono anche provocare malattie. In natura il pesce, a causa della grande quantità d’acqua, non viene a contatto di frequente con essi. Un’infezione può essere facilmente combattuta . Nel ciclo chiuso dell’acquario, invece, gli agenti patogeni si accumulano: il pesce li assume costantemente. Il suo organismo è sempre occupato in una certa misura a impedire la loro moltiplicazione all’interno e sopra il suo corpo. Questo gli riuscirà senz’altro, se il pesce viene nutrito in modo sano e se anche per gli altri aspetti si sente a proprio agio nel suo elemento: appunto quando arredamento e valori chimici dell’acqua rispondono alle sue esigenze. Ma anche agli agenti patogeni può essere resa difficile la sopravvivenza: badando all’igiene. Così i pesci morti e ammalati vanno subito tolti dall’acquario. Si devono evitare cumuli di detriti negli interstizi sul fondo e negli angoli del materiale di decorazione. Il numero di germi nell’acqua può essere ridotto in modo efficace con la lampada UV nello scomparto d’uscita del filtro. Analogamente a quanto accade nelle acque in natura, anche in acquario si svolgono processi biologici di autopulizia. Conoscerli e favorirli, è una premessa per la cura dell’acqua, e per i motivi prima citati questo sta in diretta correlazione con la salute dei pesci. Perciò si vuole a questo punto rimandare ai testi sulla chimica dell’acqua e l’igiene in acquario elencati nella bibliografia. Meglio si riesce a sostenere questi processi e così a mantenere per periodi più o meno lunghi l’acqua a un buon livello qualitativo , più raramente compariranno malattie. ...segue»

Fonte: libro "Malattie dei pesci d'acquario" del Dott.Dieter Untergasser del 1989 non più in commercio in Italia. MGA©

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